Confraternita

La cosa nacque per gioco, come piacevole digressione gastronomica “routine” di tutti i giorni e invece la notizia si sparse al punto che la nostra confraternita venne inserita in un posto di preminenza, tra le altre famosissime già di vecchia data, come ad esempio, la “Commandèrie des Cordons Blues” o “L’Accademia della Cucina” o “Les Anysetiers du Roi” o ancora, la “Dotta Confraternita del Tortellino” o quella “del Parmigiano Reggiano” o la “Consorteria della Magnifica Signora Medicea”, o “L’ordine dei Cavalieri della Grappa” e tante altre arciconfraternite, consorterie, compagnie, congreghe a cui appartengono tanti cavalieri del buongusto che “.. si battono – anche con velluti preziosi, dalle più diverse tonalità di di colori e portano collari con appese medaglie e medaglioni di varia forma e valore – come veri public relations men di un modo di vivere che non si riduce alla ricerca di una boccata d’aria domenicale, ma si concretizza nel constante rispetto della natura, dei suoi prodotti, dei valori profondi della vita” creata da Ada e Bruno Urbani